Cinque parole che accompagnano in Scuola teatro per ragazzi di Pietro Arrigoni un progetto ambizioso, un'idea dello stesso regista, unire la narrazione del capolavoro dantesco "L'Inferno e i Viaggi di Dante e Ulisse", traduzione teatrale di Francesco Uberti, alla lingua italiana dei segni:
Il piacere: non può essere sacrificato in nome di risultati lontani
Gli errori: è importante accettarli senza sentirsi falliti o sconfitti
La normalità: ci si deve poter sentire bene anche quando non si “svetta”
L’ironia: siamo tutti provvisori, inutile prendersi troppo sul serio
La passione: se è vera, non aspetta riconoscimenti per darci felicità
Quattro le persone che ci hanno creduto
Pietro Arrigoni: docente e regista di Scuola teatro per ragazzi
Barbara Ravasi, Barbara Pelizzari, udenti, condividono la passione per la lingua dei segni LIS
Areti Georgopulu, sorda, dona ai ragazzi del corso di teatro il suo linguaggio naturale ....LIS
Ventuno ragazzi, sorprendenti, che accolgono e si lasciano stupire e affascinare dal mondo del linguaggio che attraversa corpo, spazio; un linguaggio che ha il dono della sintesi e dei contenuti; un linguaggio che va dritto al cuore di chi sa osservare.
Infiniti i segni ....ognuno con un significato preciso che crea la CORALITA' dell'espressione
Fotografie e video a cura di Adriano Treccani
STR Comune di Castel Mella - Auditorium G. Gaber -
Introduzione LIS alla narrazione teatrale
Ringraziamo:
Barbara Ravasi Barbara Pelizzari
Areti Georgopulu
Adriano Treccani video e fotografia
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