STUDI DI MOVIMENTO SUL 26 CANTO DELLA DIVINA COMMEDIA – INFERNO
FIAMMELLE VIVE
Docente Klaudio Hila - attore, regista e scenografo
Dante e Virgilio riprendono il cammino e si imbattono in uno spettacolo il cui ricordo scatena ancora nel poeta una terribile sofferenza. Il fondo buio dell’ottava Bolgia è illuminato da tante fiammelle vive: sono le anime dei consiglieri fraudolenti, imprigionate all’interno di lingue di fuoco. L’attenzione dell’autore è rivolta, in particolar modo, ad una fiammella con la punta biforcuta: all’interno di essa sono nascoste le anime di Ulisse e Diomede, eroi achei che a più riprese si sono macchiati della colpa dell’inganno. Dante chiede allora a Virgilio di avvicinarsi a dialogare con esse; la guida acconsente ma gli suggerisce di lasciar parlare lui.
Ulisse racconta perché si trova lìVersi 76-102. La fiammella dalla punta biforcuta si avvicina ai due; al che, Virgilio chiede di sapere come sia morta almeno una delle due anime intrappolate al suo interno. A rispondere è la più grande delle due punte, Ulisse: egli racconta che, una volta liberatosi dalla prigionia della maga Circe, non bastarono gli affetti a frenarlo e decise di partire, insieme ad un gruppo di fedeli amici, per soddisfare finalmente la sua sete di conoscenza. P.A.
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